“Piccoli profeti” non tanto piccoli

Le letture della Messa sono sempre così di grande ispirazione. Oggi e domani, leggiamo due pezzi del profeta Baruc. Egli è un discepolo di Geremia. Sembra che non sia stato deportato in esilio, ma era andato in Egitto, come la tradizione dice anche di Geremia.

Nel tratto che abbiamo letto questa mattina, il profeta si riconosce peccatore insieme con tutto il suo popolo e perciò meritevole del castigo divino, cioè, le condizioni di sconfitta di quel momento. Il tratto che leggeremo domani (forse non lo leggeremo, perché ricorre la festa del Santo Rosario) annuncia come consolazione la prossima liberazione da parte di Dio. Non posso non applicare questi messaggi al caso nostro, quando a Roma si è radunato un Sinodo senza precedenti. Tutti siamo desiderosi di risolvere le presenti difficoltà della Chiesa. Il profeta dice che tutte le difficoltà vengono perché non si è obbedito alla parola di Dio e dei profeti e consola il popolo dicendo che, se tornano ad obbedire alla parola di Dio e dei profeti, presto verrà la liberazione.

Ho l’impressione che qualcuno vede le presenti difficoltà della Chiesa come provenienti da un “clericalismo” che non ascolta il popolo, che allontana ed esclude i peccatori. Le parole del profeta ci devono far pensare che forse la causa sta nel non aver ascoltato la parola di Dio che si trova nella Bibbia, nella tradizione di 20 secoli, specialmente nel recente Magistero del Concilio Vaticano II, fedelissimamente rispettato dai Papi, coma il grande, Giovanni Paolo II, ha scelto come suo nome quello lasciato dal suo predecessore: Giovanni Paolo, con ciò voleva dire che non avrebbe avuto la sua politica, ma quella dei due realizzatori del Concilio, Papa Giovanni XXIII e Papa Paolo VI.

Purtroppo, non tutti hanno seguito l’ermeneutica della continuità. Chi è andato alla destra, chi è andato alla sinistra. Né gli uni né gli altri hanno salvato la nostra Chiesa. Gli uni sono diventati scismatici, gli altri si credono addirittura più fedeli al Concilio di quelli che tengono ferma la fede che viene dagli Apostoli. I discepoli di Lefevre sono stati pochi, ma quelli che hanno scelto di seguire la corrente del mondo tentano adesso di dominare la Chiesa.

È il momento di tornare alla parola di Dio, degli Apostoli, specialmente San Paolo, dei Papi, specialmente i recenti, non solo quello presente. Su questa parola dobbiamo pesare tutte le proposte che si presentano come medicine per un rinnovamento della nostra Chiesa.

Approfitto per dire che è un malinteso pensare che le Chiese Orientali prendono la parola “sinodalità” come quella di camminare con il popolo di Dio (e con ciò si intende i laici). I vescovi cattolici orientali ci dicono che col Sinodo non hanno mai inteso direttamente il camminare insieme di tutto il popolo, ma l’insieme dei Vescovi camminare con Nostro Signore Gesù Cristo.

Domani, festa del Santo Rosario, leggeremo gli Atti degli Apostoli che descrivono la preghiera della comunità primitiva con la presenza della Madonna. Non vi dispiaccia che io vi raccomandi una preghiera tradizionale della Chiesa: “Sub tuum praesidium” e una preghiera composta da San Giovanni Bosco: “O Maria, Virgo potens”.

 

 

(a Prayer composed by Saint John Bosco)

O Maria Virgo Potens

Tu magnum et praeclarum

in Ecclesia praesidium.

Tu singulare auxilium christianorum.

Tu terribilis

ut castrorum acies ordinata.

Tu cunctas haereses sola interemisti

in universo mundo.

Tu in augustiis, Tu in bello,

Tu in necessitatibus

nos ab hoste protege,

atque in aeterna gaudia

in mortis hora suscipe.

致主內的信眾的信,關於呈交給教宗方濟各的「疑問」(dubia)

主內的弟兄姊妹:

我們五位樞機,深知「所有信徒有本份,將其有關教會利益的見解表達給教會的牧人」(《天主教法典》212§3),也記得樞機們更「有責任個別協助教宗……管理普世教會的日常事務」(《法典》349)。鑑於一些高級領導對是次世界主教會議的各種聲明,公然相反教會一貫的教義和紀律,已經並且繼續在信徒和其他善意人士之中造成極大的混亂和誤會,我們將對此的深切關注訴諸教宗閣下。

我們2023 年7 月10 日的信函,採用了向長上提交「疑問」(dubia,[問題])行之有效的做法,為長上提供機會,透過他的「回應」明確澄清教會的教理和紀律。我們已向教宗方濟各提交了五個「疑問」(見附上副本)。教宗方濟各在 2023 年 7 月 11 日的信中,回應了我們的函件。

在研究了他的回信後,我們發現他的信沒有遵循「對疑問的答覆」(responsa ad dubia)的做法,故我們重新編撰了「疑問」,以祈教宗關於教會恆久以來的教義和紀律作出明確的答覆。藉著2023年8月21日的信函,我們向教宗提交了重新編撰的「疑問」(見附上副本)。截至目前為止,我們尚未收到對重新編撰的「疑問」的回應。

鑑於有關「疑問」的嚴重性,特別是考慮到主教會議即將召開,我們認為我們有責任告知您們各位信眾(《法典》 212 § 3),以免您們可能陷入混亂、錯誤和灰心,而能為普世教會,特別是為教宗祈禱,使教會得以更清楚地教導福音、且更忠實地遵循它而生活。

 

沃爾特.布蘭德米勒樞機(Cardinal Walter Brandmüller)

雷蒙德.良.伯克樞機(Cardinal Raymond Leo Burke)

若望.桑多瓦爾.伊尼格斯樞機(Cardinal Juan Sandoval Íñiguez)

羅伯特.莎拉樞機(Cardinal Robert Sarah)

陳日君樞機(Cardinal Joseph Zen Ze-Kiun, SDB)

謹啟

羅馬,2023 年 10 月 2 日

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敬愛的聖父:

我們很感謝您給予我們的答案。我們首先想澄清的是,我們若問了您這些問題,並不是非因為害怕與我們這個時代的人對話,也不是因為害怕他們可能問我們有關基督的福音的問題。事實上,我們和教宗閣下一樣,堅信福音為人類生命帶來圓滿,並回答我們的每一個問題。令我們憂慮的是另一個問題:我們關注到有些牧者懷疑福音改變人心的能力,最終向人們提出不再是純正的教義,而是「按照自己的喜好來教導」(參見弟後4:3)。我們還關心的是,人們應該明白天主的憐憫並不在於掩蓋我們的罪,而是更偉大,在於使我們能夠通過遵守祂的誡命來回應祂的愛,即皈依並信從福音(參見谷 1:15)。

您以誠意回答了我們,我們出於同樣的誠意必須補充一點,您的回答並沒有使我們釋疑,反而加深了我們的疑慮。因此,我們覺得有必要向教宗閣下,作為受主委託在信仰上堅定您的弟兄們的伯多祿繼承人,重新提出、重新編撰這些問題。鑑於主教會議舉行在即,這事變得更加緊迫,許多人想利用這次會議來否定正正是與我們「疑問」關注之事所相關的天主教教義。因此,我們向您重新提出我們的問題,好使您可以用簡單的「是」或「否」來回答。

1. 教宗閣下堅持教會可以加深她對信仰寶庫的理解。這確實是《天主的啟示》教義憲章8 所教導的,屬於天主教教義。然而,您的回覆並沒有抓住我們的關注點。今天,包括牧者和神學家在內的許多基督徒認為,我們這個時代的文化和人類學變化應該推動教會教導相反於其一直教導的內容。這牽涉到我們得救的基本而非次要的問題,例如信仰的宣認、獲得聖事的主觀條件、遵守道德律。因此,我們想重新表達我們的「疑問」:今天的教會是否能在信仰和道德問題上,教導相反於她以前所教導的教義,無論是教宗以正式的宗座權威發言(ex cathedra),還是根據某一大公會議的定義,或是散居世界各地的主教的普通普世訓導權(參見《教會》教義憲章25)?

2.教宗閣下堅持認為,婚姻與其他形式的性結合兩者不能混淆,因此,對同性伴侶的任何儀式或聖事祝福,都會引起這種混淆,應該避免。

然而,我們的憂慮是不同的:我們關注同性伴侶的祝福,在各種情況下都可能會造成混亂,不僅因為這可能使它們看起來類似於婚姻,還因為這樣做事實上等於肯定同性的性行為是善的,或至少是天主要求人們在走向祂的旅途中的一種可能的善。因此,讓我們重新表達我們的「疑問」:在某些情況下,牧者是否可以祝福同性戀者之間的結合,從而表明同性性行為本身不違反天主的律法和相反於人走向天主的旅途?與這個「疑問」相關而需要提出另一個問題是:普通普世訓導權所維護的教義,即婚姻外的性行為,特別是同性性行為,無論其發生的環境及意圖,都構成客觀上違反天主律法的重罪,這是否繼續有效?

3.您堅持教會有一個共議幅度,即所有人,包括平信徒,都被召叫參與並發出自己的聲音。然而,我們的難題是另一個:今天,「共議同行」的主教會議,似乎祇要有教宗的參與,它已代表了教會的最高權威。然而,主教會議是教宗的諮詢機構;它不是世界主教團,不能解決世界主教團所處理的問題,也不能發布法令,除非在某些情況下,教宗(其職責是批准世界主教會議的決定)已整個明確授予它審議權力(參見《法典》343 C.I.C.)。這是關鍵的一點,因為如果不讓世界主教團參與這屆主教會議打算提出涉及教會憲法的問題,將完全違背共議同行的根本,而教會卻聲稱想要推動的。因此,讓我們重新表達我們的「疑問」:在羅馬舉行的主教會議,只包括選定的牧者和信徒代表,在教義或牧靈事務上被召叫表達自己的意見,這會議是否將行使教會的最高權力,那專屬於教宗及「與其元首在一起」(una cum capite suo)的世界主教團的權力(參見《法典》336 C.I.C.

4. 教宗閣下在您的答覆中明確表示,聖若望保祿二世在〈司鐸聖秩〉宗座牧函(Ordinatio Sacerdotalis)中的決定將明確保持不變,並正確地補充說,有必要從服務而非權力的角度來理解神職人員,以正確地理解我們的天主僅向男性保留神品的決定。但另一方面,您在回覆的最後一點中補充說,這個問題仍然可以進一步探討。我們憂慮有些人可能會將這項聲明,解讀為此事尚未有最終定論。事實上,聖若望保祿二世在〈司鐸聖秩〉中申明,此一教義是由普通訓導和普世訓導當局無誤地教導的,因此它屬於信仰的寶庫。這是信理部對有關宗座牧函提出的「疑問」的回應,這一回應得到了若望保祿二世本人的同意。

因此,我們必須重新闡述我們的「疑問」:司鐸神品這一聖事僅由受洗男性領受,屬於聖秩聖事的實則根本,教會是不能改變的。那麼未來的教會是否有特權向女性授予司鐸神品,並因此而與前一句的說法互相矛盾?

5. 最後,教宗閣下確認了特倫多大公會議的教義,根據該教義,聖事赦免的有效性需要罪人的悔改,其中包括不再犯罪的決心。您請我們不要懷疑天主無限的憐憫。我們想重申,我們的問題並非源於懷疑天主的憐憫的偉大,相反,正是因為我們意識到天主的憐憫是如此之偉大,以至於我們能夠皈依祂,承認我們的罪孽,並按祂教導的方式生活。反過來,有些人可能會將您的答案解讀為,僅僅認罪就足以獲得罪赦,因為它可能隱含地包括了對罪過的告明和悔改。因此,我們想重新表達我們的「疑問」:一個懺悔者承認犯了罪的同時,卻拒絕以任何方式表示不再犯同樣罪過的意圖,他可以有效地接受聖事的赦免嗎?

 梵蒂岡城,2023年8月21日

沃爾特.布蘭德米勒樞機(Cardinal Walter Brandmüller)

雷蒙德.良.伯克樞機(Cardinal Raymond Leo Burke)

若望.桑多瓦爾.伊尼格斯樞機(Cardinal Juan Sandoval Íñiguez)

羅伯特.莎拉樞機(Cardinal Robert Sarah)

陳日君樞機(Cardinal Joseph Zen Ze-Kiun, SDB)

My Pope Benedict

(Corrected edition of the working translation by Bree A. Dail by Cardinal Zen himself)

 1. The Pope Benedict I remember

I don’t remember when I first met Pope Benedict, but I do remember that when I got to know him personally, I felt that he was the opposite of what some people called him: “God’s rottweiler”. I felt that he was the most gentle and kind man I have ever known.

Of course, he had been in charge of the Congregation for the Doctrine of the Faith for many years and had certainly had to question theologians with questionable  theological views, but I know that he always treated them with respect, courtesy and gentleness.

Cardinal Ratzinger was very gracious to the laity in general. He was serving in the Congregation for the Doctrine of the Faith, which is situated to the right of the Basilica of St. Peter, and his living quarters were to the left of the Basilica of St. Peter, so he would pass through St. Peter’s Square every day, and all who greeted him he would stop to greet them in return, to speak to them, and give them a blessing.

Later I had more contact with Cardinal Ratzinger at those meetings organized by Cardinal Tomko of the Congregation for the Propagation of the Faith to discuss the Church in China. He spoke in a wise and humble manner. He had an amazing memory, remembering very well what anyone had said.

2. My beloved Pope Benedict

I thank God for the excellent formation in the faith with the Salesians. The training I received in the novitiate and the philosophical school was rather conservative. The training I received when I went to Italy to study philosophy and theology was also traditional and serious, which helped me to respect the traditions of the Church. Of course, there was a pre-Vatican II atmosphere: we young students certainly had great hopes for the renewal of the Church, but it was not an attitude of abandoning the past and embracing the future. Pope John XXIII’s homily at the opening of Vatican II spoke to our expectations.

If one were to describe us as purely conservative or progressive, we could be described as progressive. And the young Professor Joseph Ratzinger, the expert brought to Vatican II by Cardinal Joseph Frings of the German diocese of Cologne, also belonged to the progressive school. But such a dichotomy is problematic, and the progress of life depends on a balance between the conservative and the progressive forces. The Council is the supreme authority of Pope and bishops in the exercise of their faithful leadership, and Ratzinger, once called progressive, has since been labeled conservative. Many will appreciate the Pope’s deep theology, and my training in the Salesian Community made it particularly easy for me to identify with his teachings.

The chaos in the Church after the Council was due to the insistence of some on extreme left or extreme right positions. Pope John Paul II (the “double name” is taken from Pope John XXIII and Pope Paul VI, who led the Council of the Church), with the help of Cardinal Ratzinger, steadily led the Church since Vatican II.

3. Pope Benedict, who (I thought) loved me most

The meetings organized by Cardinal Tomko were mentioned earlier – when the Congregation for the Propagation of the Faith and the Secretariat of State worked together on the affairs of the Church in China, with Ratzinger attending as Prefect of the Congregation for the Doctrine of the Faith.

When he succeeded Pope John Paul II and took the name Benedict XVI, he showed special concern for our Church in China. The Pope’s choice of cardinals was absolutely personal, and he added me, the retiring Bishop of Hong Kong, to the list of the first cardinals he chose, clearly hoping that I could contribute to the affairs of the Church in China.

I had the opportunity to meet the Anglican Archbishop of Canterbury, Rowan Williams, a good friend of Pope Benedict. I asked him, “What do you think of our Holy Father?” Without hesitation, he said, “He is very shy.”

Benedict was reluctant to act with authority. At that time, the Prefect of “Propaganda Fide” was a very prominent Cardinal Dias. Monsignor Parolin was an official of the Secretariat of State in charge of the Sino-Vatican negotiations. The two did not quite agree with Pope Benedict’s strategy. Cardinal Bertone, the Secretary of State, was on the side of the Pope and a Salesian confrere of mine, yet he accepted to follow the two.

I complained to the Pope about this and asked him to let me speak face to face with the heads of the two departments in his presence. Wouldn’t it have been embarrassing for the Pope to hear complaints about his two top officials face to face with them? But the Pope accepted my request. Unfortunately, the meeting was not productive.

A letter that Pope Benedict wrote to the Catholics in China in 2007 was partially wasted (see my book “For the sake of Sion, I will not be silent”). A huge Commission that he had set up did not work very well, and then, when the new president Cardinal Parolin took office, made it quietly disappear without a trace.

I had the opportunity to visit in the Vatican Pope Benedict after his retirement, but of course I was not in a position to discuss any further issues with him at that time. When he published his book “Ultime Conversazioni”, he immediately sent me a copy with a personally written statement: “In prayer we are one” (“in unione di preghiera”). Shortly afterwards, Archbishop Savio Hon Tai-fai, probably unaware that the Pope had already sent me a copy, bought one and brought it to the Pope, asking him to sign it and then send it to me. This time the Pope wrote: “We are united in prayer and thought” (“in unione di preghiera e pensiero”). I thought, “I am a special favorite of the Pope”, isn’t that too much?

Pope John Paul often entertained his guests at table, but Pope Benedict rarely did. I remember the year I accompanied a pilgrimage of Hong Kong’s deacons to Italy to pray the “Angelus” with the Pope on Sunday. Benedict was on summer vacation in Belluno, northeast Italy. He obtained to have Italian Police to bring me in helicopter from Venice to Belluno. After the “Angelus” they said to me, “The Pope invites you to lunch.” I will never forget the warmth of that meal.

MIO PAPA BENEDETTO

(Traduzione leggermente edita del mio “blog” del 29 gennaio 2023)

1. Il Papa Benedetto che io ricordo

Non ricordo quando ho incontrato Papa Benedetto per la prima volta. Ricordo bene, però, che quando l’ho incontrato personalmente, subito mi sono accorto che era proprio l’opposto di quello che qualcuno usava descrivere come il “rottweiler” di Dio. Io ho sentito subito che era la persona più gentile che io abbia mai conosciuto.

Ovviamente, essendo incaricato della Congregazione per la Dottrina della Fede, in tutti quegli anni doveva anche mettere in questione certi teologi per le loro discutibili vedute e dottrine. Ma io so che anche questi teologi sono stati sempre trattati con rispetto, cortesia, perfino si può dire con gentilezza.

Papa Benedetto (ma allora ancora Card. Ratzinger) era ancora più grazioso verso la gente in genere. Egli lavorava nella Congregazione della Dottrina. Il suo ufficio era alla destra della Basilica di San Pietro, ma la sua abitazione era dalla parte sinistra della Basilica. Passando ogni giorno attraverso Piazza San Pietro, egli si fermava a salutare quelli che lo salutavano. Era molto gentile con loro e li benediceva.

Io poi ho cominciato ad avere più contatti col Card. Ratzinger in quelle riunioni organizzate dal Card. Tomko della Congregazione di Propaganda Fide in cui si discutevano i problemi della Chiesa in Cina. Gli interventi di Card. Ratzinger erano sempre molto ragionati e fatti in maniera molto umile. Con la sua memoria formidabile, ricordava tutto quello che gli altri avevano detto.

2. Il Papa Benedetto che io amo tanto

Ringrazio il Signore per la ottima formazione nella Congregazione Salesiana: nel Noviziato, negli studi di filosofia. I Salesiani sono piuttosto conservativi. Quando andai a ricevere formazione ulteriore in filosofia e teologia in Italia, i nostri professori erano anche molto seri e ben fondati. Tutto questo mi aiuta a rispettare e ad apprezzare le tradizioni della Chiesa.

È vero che erano tempi quando c’era un’atmosfera pre-conciliare e noi giovani studenti certamente avevamo molte aspettative per il rinnovamento della Chiesa, ma non un rinnovamento come abbandono del passato o solo fiducia nel futuro. Il discorso inaugurale di Papa Giovanni XXIII al Concilio aveva proprio espresso quello che noi aspettavamo dal Concilio.

Si usa dividere gli studiosi in conservatori e progessisti e in quel senso il giovane professore Joseph Ratzinger, l’esperto portato al Concilio Vaticano II dal Card. Frings di Colonia, apparteneva alla cosiddetta ala progressista. Ma questa dicotomia è problematica, perché la vita è proprio fatta dal bilanciamento tra conservazione e progresso. E difatti Ratzinger, che allora era categorizzato come progressista, dopo lo hanno messo nella categoria dei conservatori. Il fatto è che la teologia di Papa Benedetto è veramente insieme fedele alla tradizione ed originale nella sua esplicazione. Ed io, avendo la mia formazione nella Congregazione Salesiana, ho trovato particolarmente facile identificarmi con l’insegnamento di Papa Benedetto.

La confusione che è venuta dopo il Concilio è dovuta alla insistenza dei due rami estremi della polarità conservazione-progresso, mentre invece l’autorità garantita è data dal Concilio. Quando Papa Giovanni Paolo I e Papa Giovanni Paolo II hanno preso questo doppio nome era proprio per dire che come Papa non avevano altro programma che quello del Concilio iniziato da Giovanni XXIII e condotto alla fine da Paolo VI. Certo, in questo Concilio, molti teologi hanno aiutato, tra cui Joseph Ratzinger, e questi due Papi, Papa Giovanni Paolo e Papa Benedetto, hanno guidato la Chiesa con sicurezza dopo il Vaticano II.

3. Il Papa Benedetto che io ho da pensare aveva un po’ di predilezione per me

In quelle riunioni organizzate dal Card. Tomko, come dicevo, la Congregazione di Propaganda Fide collaborava bene per gli affari della Chiesa in Cina con l’allora Segreteria di Stato. Il Card. Ratzinger prendeva parte a queste riunioni in qualità di Prefetto della Congregazione per la Dottrina. Quando egli successe a Giovanni Paolo II col nome di Benedetto XVI, ha manifestato un interesse particolare per la nostra Chiesa in Cina. La scelta dei Cardinali è dovuta all’esclusiva e personale libertà del Papa. Io allora avevo già presentato la lettera di ritiro come Vescovo di Hong Kong e invece Papa Benedetto mi ha messo nel primo gruppo dei Cardinali da lui scelti. Mi ha chiarito anche che ha fatto questo proprio perché io contribuissi agli affari della Chiesa in Cina.

Io ebbi l’opportunità di incontrare l’Arcivescovo Anglicano di Canterbury Rowan Williams, grande amico di Papa Benedetto. Io gli chiesi: “Che ne dice del nostro Papa?” Egli senza esitazione mi rispose: “He is very shy” (“È una persona molto timida”).

Papa Benedetto è stato molto restio ad usare la sua autorità. L’allora Prefetto di Propaganda Fide era un prominente Cardinale Dias, dall’India. Il Segretario di Stato era il Card. Bertone, ovviamente scelto dal Papa, e capita anche che fosse un salesiano come me. Ma allora l’incaricato per dialogare con la Cina era Mons. Parolin, Sottosegretario della Segreteria di Stato. Egli seguiva piuttosto il Card. Dias ed ambedue non seguivano tanto la strategia di Papa Benedetto.

I due capi di Dicasteri ovviamente non accettavano la mia partecipazione negli affari della Chiesa in Cina. Io mi lamentai col Papa e chiesi che lasciasse che io parlassi ai due alla presenza di Sua Santità. Ciò non avrebbe causato un po’ di imbarazzo al Papa, sentire le mie lamentele davanti a questi suoi due alti Ufficiali? Eppure il Papa accettò la mia richiesta. Sfortunatamente, quell’incontro non ha servito molto.

La Lettera scritta da Papa Benedetto alla Chiesa in Cina nel 2007 è un capolavoro di equilibrio di dottrina e di atteggiamento di apertura verso il Governo. Purtroppo questa Lettera è stata parzialmente sciupata (si può consultare il mio libro: “Per amore di Sionne io non posso star zitto”). Papa Benedetto ha anche stabilito una possente Commissione, ma anche per il differente punto di vista del Card. Dias e di Mons. Parolin, questa non ha potuto dare il frutto che ci si poteva aspettare. Quando Parolin tornò a Roma come Segretario di Stato fece semplicemente sparire la Commissione alla chetichella.

Dopo che Papa Benedetto si è ritirato, l’ho potuto visitare anche qualche volta, ma ovviamente non è questione di parlare di affari. Quando egli pubblicò il suo ultimo libro “Ultime conversazioni”, egli mi mandò immediatamente una copia con la dedica: “In comunione di preghiera”.

Poco dopo, l’Arcivescovo Savio Hon Tai Fai, forse non sapendo che il Papa me ne aveva già mandata una copia, ne comperò una e la fece firmare dal Papa. Questa volta la dedica fu: “In unione di preghiera e pensiero”. Io penso: se credo di essere un favorito di Papa Benedetto, non sono molto lontanto dalla verità.

Papa Giovanni Paolo II tratteneva volentieri ospiti a tavola. Papa Benedetto lo faceva più raramente. Ma in quell’anno che ho accompagnato i Diaconi Permanenti della Diocesi di Hong Kong a un pellegrinaggio e il Papa faceva le vacanze in un edificio della Diocesi di Belluno, sapendo che io da Venezia dovevo andare a quel luogo di villeggiatura, il Papa si interessò, attraverso i suoi aiutanti, perfino di avere un elicottero della Polizia Italiana a portarmi al suo luogo di villeggiatura. Ottenne anche che la Polizia guidasse il pullmann dei nostri Diaconi al luogo dove si disse l’Angelus. Alla fine dell’Angelus nella piazza, qualcheduno mi dice: “Il Papa la invita a pranzo”. Non dimenticherò mai l’atmosfera di calore e bontà durante quel pasto.

給囚友的信

各位囚友:

很多天沒有與你們見面,我很關心你們,你們可能很擔心我。

今天我向你們報告一下我的近況:

教宗本篤的喪禮,為我非常重要;而仿如奇蹟一樣,天主讓我成功去到羅馬參加:法庭批准警方讓我取回護照;航空公司剛有一班飛機讓我及時能趕上喪禮,因此,我覺得自己更加不能放棄這個機會,決定前往。

我遠赴羅馬,感覺到自己是代表全香港、全中國的教友,向教宗本篤十六世表示我們的敬愛。

那四天實在是個奇蹟,不只因為能夠參加這個喪禮彌撒,而是我竟然可以在彌撒前親到本篤的靈柩前,將頭靠著它悼念;他下葬之後,我又得到一個特別機會下去聖伯多祿大殿的地下,在安放本篤靈柩的地方瞻仰祈禱。我真的感恩能夠前往參加。

那開心的四天,也是很辛苦的四天。出發前,我已肩膊發炎,背脊疼痛,兩手麻痺,所以回來之後十多天一直在修院做病人,不可能出來探朋友。但自己一直以為,這些問題會漸漸好轉、康復。

不如所料,身體情況繼續惡化,兩隻手更腫脹起來。到年初一晚上,呼吸甚至開始困難,這讓我想起了2016年攻擊我肺部的那種病菌(當時須留醫三星期),這令我開始緊張並決定去醫院,很幸運,經檢查後並非六年前的病菌。

感謝醫院的修女及醫生,他們很關心我,為我進行各種檢查,堅持要徹底地看看這副九十有多的身體狀況如何。

因自己一直留院,所以到今天你們也不太聽到我的消息。不過大家放心,可以說,香港最高級的醫生正在照顧我,然而我仍未知哪個時候才能來探望你們。

但不要忘記,在祈禱中我們永遠不分離,我會不斷為大家祈禱,也請你們在祈禱之中記得我。

在這新年伊始,我不敢祝大家愉快,但我希望大家平安。天主一定給予我們心中平安這份恩寵——耶穌降生成人,「天主在天受光榮,主愛的人在世享平安」。

祝大家平安。

 

我的教宗本篤

1. 我回憶中的教宗本篤

我不記得何時開始認識教宗本篤,但我記得,當親身認識他後,會感覺到他與某些人對他的描述恰好相反 —— 有人稱他是「天主的獵狗」,但我覺得他是我認識的人之中最溫和良善的。當然,他主管信理部多年,其間肯定需要質問抱持著有問題觀點及道理的神學家,但我知道他對這些神學家仍是非常尊重且以禮相待,甚至可以說是很友善。

而本篤對一般教友更加和藹可親。他那時服務的信理部位於伯多祿大殿的右邊,而其住處則在伯多祿大殿的左方,所以他每天均須來回經過伯多祿廣場,任何人遇到他、問候他,他總會停步親切與其對話,給予祝福。

我有較多機會接觸本篤應該是在傳信部唐高樞機(Cardinal Tomko)組織的那些討論中國教會的會議上。他發言時有條不紊,語氣謙虛,且記性特別驚人,任何人的論點說話他都記得很清楚。

2. 我最敬愛的教宗本篤

感謝天主,讓我於慈幼會受到很好的信仰培育 —— 在備修院、初學院、哲學院所受的培訓可說是相當保守;後來到意大利進修哲學、神學時所受的培訓也很深入認真,讓我更懂得尊重教會的傳統。當然那時充斥著梵二大公會議前的氣氛:我們這些年輕學生對教會革新當然有很大希望,但那絕對不是一種拋棄過去、擁抱將來的態度。教宗若望廿三在梵二開幕大禮上的訓詞正正說出我們的期待。

如果純粹以保守或先進來形容,我們可以說是先進的一派。而那時德國科隆(Cologne)教區的若瑟弗林斯樞機(Cardinal Joseph Frings)帶入梵二的專家 —— 年輕的拉辛格教授(Joseph Ratzinger,即以後的教宗本篤)也屬於先進派。但這樣的二分法是有問題的,生命的進展全靠保守和前進的互相平衡。大公會議是教宗和主教們執行最高權威的信理領導,曾被稱為先進的拉辛格後來也被人標籤為保守派,但其實他從沒有改變,他主張並接受教會的更新,同時也絕對珍惜並尊重教會純正寶貴的傳統。很多人都會欣賞教宗本篤的神學思想,而我在慈幼會內的培訓使我特別容易認同他的訓導。

大公會議之後,教會內的混亂是因為有人堅持極左或極右的立場。教宗若望保祿二世(這個「雙名」也正是取自領導了教會大公會議的教宗若望廿三世和教宗保祿六世)藉着拉辛格樞機的協助,穩固地領導了梵二後的教會。

3. (我以為)最寵愛我的教宗本篤

前面曾提到唐高樞機所組織的會議 —— 當時傳信部和國務院一起處理中國教會的事務,拉辛格也以信理部部長的身份參加。

當他接任教宗若望保祿二世並取名本篤十六世後,對我們中國的教會特別展示關懷 —— 教宗選擇樞機時絕對是出於他自己的個人選擇,而他竟然在第一批所選的樞機中,也加上我這位已作出退休請求的香港主教於名單之列,很明顯是希望我能為中國教會事務作出貢獻。

我曾有機會遇上聖公會坎特伯雷大主教羅雲威廉斯(Rowan Williams),他是教宗本篤的好朋友。我問他:「你對我們的教宗有怎樣的看法?」他毫不猶豫地說:「他很害羞(He is very shy)。」本篤從不願意用權威辦事。那時傳信部的部長是一位很有名望的亞洲樞機迪亞斯(Cardinal Dias),雖然國務卿貝爾托內樞機(Cardinal Bertone)是站在教宗一邊,跟我同是慈幼會會士,但國務院負責中梵談判的官員帕羅林蒙席(Monsignor Parolin)跟隨傳信部部長,不太同意教宗本篤的策略,更不歡迎我的參與。

我曾為這事向教宗抱怨,並要求他讓我在他面前與那兩部門的首長面對面談論這事。本來當面投訴他的兩位高官,不是會令教宗很尷尬嗎?但教宗竟接受了我的要求。只可惜這次會面並沒有任何成效。

教宗本篤於2007年為中國所寫的一封信,部份被糟蹋了(詳見我所寫的《為了熙雍,我決不緘默》一書);他所設立的一個龐大委員會也未能發揮太大作用,後來新主席上任,更使到這委員會毫無聲息地消失了。

教宗本篤退休後,我也有機會去梵蒂岡問候他,但那時當然不便再跟他討論任何問題。當他出版《最後談話》(Ultime Conversazioni)一書,他立刻送一本給我,並附上一句親自寫上的說話:「在祈禱中我倆合一 」(“in unione di preghiera”)。過了不久,韓大輝總主教大概不知道教宗已送了一本給我,也買了一本帶給教宗,請他簽名後再送給我。這次教宗所寫的竟是:「我倆在祈禱和思想上合一 」(“in unione di preghiera e pensiero”)。我以為「我是教宗特別寵愛的一個」這想法,不會是太過份吧?

教宗若望保祿經常會宴請客人,教宗本篤卻鮮有為之。記得那一年,我陪香港終身執事朝聖團到意大利,打算參與教宗主日的三鐘經祈禱,豈料本篤當時正在意大利東北貝盧諾 (Belluno)避暑,他知道我從威尼斯去他避暑之處並不方便,竟然找到意大利警方幫忙,用直升機送我去;而終身執事乘坐的旅遊車也有警車開路。三鐘經後,他們對我說:「教宗請你吃午飯。」那天溫馨的景像,我一生也不會忘記。

AT THIS MOMENT WHEN POPE BENEDICT HAS LEFT US FOR HEAVEN

Pope Benedict XVI has finally completed his humble service as a “worker in the Lord’s vineyard”. It was a multifaceted service: some will underline that he was a great theologian, some will continue to call him “God’s rottweiler”, for me he was the great defender of the truth. It is true that his first encyclical was “Deus caritas est”, but this was later followed by “Caritas in veritate”. He defended the truth against the dictatorship of relativism. He wasn’t afraid to appear retrograde in the face of so many who are ready to exalt pluralism to the bitter end and do not draw back from indiscriminate inclusiveness. He said that love without a foundation in truth becomes a shell that can contain anything.

Someone said that Pope Benedict, after his resignation, should have kept quiet and not create confusion in the Church. To me, it seems that quite the opposite is true: precisely because there is confusion in the Church, a Pope Emeritus, like every bishop and cardinal as long as he has breath and is clear of mind, must fulfill his duty as Successor of the Apostles to defend the healthy tradition of the Church. Since when has the word “conservative” begun to mean a sin? Unfortunately, fidelity to Tradition can be taken as “rigidity” or “backwardness”. In crucial moments, even Pope Francis accepted this contribution of his Predecessor, especially his defense of the priestly celibacy of the Roman Church in the controversy about the proposal to ordain “viri probati”.

As a member of the Church in China, I am immensely grateful to Pope Benedict for things he has not done for other Churches but has done for us. First of all, a Letter (June 29, 2007) which was a masterpiece of balance between the lucidity of Catholic ecclesiological doctrine and the humble understanding of civil authority. Catholic ecclesiology which is not personal to him, but exposed by him with unsurpassed clarity and concreteness. Unfortunately, this is a Letter that has been somewhat spoiled: by errors (probably also manipulations) in the Chinese translation and by tendentious citations of the Letter made against its obvious meaning.

Another extraordinary thing Pope Benedict has done for the Church in China is the establishment of a powerful Commission to take care of the affairs of the Church in China; unfortunately under the new President, this Commission was silently made to disappear without even a word of respectful farewell.

Pope Benedict was often misunderstood and sometimes not followed, but it is precisely in these cases, which seem to be failures, that I was able to admire the person’s great fortitude and magnanimity in the face of setbacks (I saw Cardinal Meissner cry during those days when the German episcopate severely criticized the German Pope). In the Angelus of 26 December 2006, Pope Benedict exhorted the faithful in China to persevere in the faith, even if at the present moment everything seems to be a failure.

Despite his great effort, Pope Benedict failed to improve the situation of the Church in China. He could not accept a compromise at any price. I am still convinced that every effort to improve the situation of the Church in China will have to be made along the lines of the 2007 Letter. (I have noticed that even the great executor of the Church’s Ostpolitik, Cardinal Agostino Casaroli, did not believe he could always succeed with diplomacy).

As we make memory of the great Pontiff, let us remember that we now have him as a powerful intercessor in Heaven. With his intercession, let us pray that everyone, the Church in Rome, the Church in China and the Chinese authorities may be moved by God’s grace to bring about true peace for the Church and for our homeland.

懷念我們的教宗本篤

教宗本篤十六世,完成了他謙虛的服務——「天主葡萄園的一個僕人」,這是他繼任教宗時給自己的稱呼。當然,對於他的服務,有很多不同的看法,有人強調他是一個「偉大的神學家」,有人繼續稱他為「天主的獵犬」,而我會說,本篤是「維護真理的偉人」。

他第一篇通諭是關於愛——《天主是愛》,但後來又撰寫另一份通諭《在真理中實踐愛德》以補充第一份。他一生反對「Dictatorship of Relativism」(相對主義的霸道),毫不懼怕別人說他落後,因為他看見現在世界上很多人崇拜一個完全沒有限制的多元化、一個所謂要融入一切主意的社會。本篤說,這個「愛」字,如果沒有真理作基礎,只能是一個空殼,而在空殼,甚麼也可以放進去。

有人說,教宗退休後,不應該再高調出來說話,令教會混亂云云。我卻肯定如此說法實在偏頗——教會中時常會有紊亂事情發生,即便本篤是退休教宗,他與所有主教、樞機一樣,直到仍生存且頭腦仍清醒的最後一刻,他們仍然是宗徒的繼承人,有責任去維護教會的純正傳統。「保守」並沒有甚麼不妥,但可惜,忠於傳統,卻會被別人形容為僵化、落後。其實在關鍵時刻,教宗方濟各也接受了教宗本篤的提醒與貢獻,譬如關於羅馬教會神職的獨身主義,他始終沒有接受要給予那些「德高望重」的已婚教友神職身份的建議。

我是中國教會的成員,也因此對教宗本篤非常感激,他為中國教會做了對其他教會沒有做過的事——首先,他於2007年6月29日寫了一封信,這封信是一個傑作,平衡地既一方面講出天主教的教會學,但同時又謙虛有禮地表達出與中國政府作出交談的希望。當然這教會學並非本篤的個人見解,但他卻解釋得非常清楚且具體;但可惜,這封信被相當糟蹋了,從一開始被翻譯成中文時已有錯誤,更甚的,是可能這並非僅僅錯誤翻譯,而是有人做手腳竄改。後來很多人更利用這封信斷章取義,完全違反這封信的原意去解釋。

另一件他為中國教會的貢獻,就是成立了一個規模很大、關心中國教會的專責委員會。但當委員會有了新主席之後,委員會竟無聲無息地被消失,對於曾參與的成員,負責人甚至連一聲禮貌的「多謝」或「再見」也沒有表示。

本篤多次被人誤會,也有些人很多次不跟隨他的意願行事,不過正正是這些看來是失敗的事,卻讓我們從中看到,他是如何一個堅強而且大方的人——在別人反對他的時候,他仍舊以誠懇大方的態度相待。我見過德國的Cardinal Meissner當聽到那時德國很多主教批評教宗時,Meissner在大家面前流淚。

教宗本篤曾作出很大的努力,但我們國內的教會仍未有任何改善,教宗不能隨便妥協和讓步。我認為如果想成功,真正做一些對教會、對國家有益的事,必須回歸到2007年那封信的內容(我甚至注意到,為中東歐執行東方政策的Cardinal Casaroli,那時他也沒有固執地堅持要成功,要得到任何效果。看得出,他很努力地進行交談,但同時並沒有預設自己一定要爭取到甚麼結論,Casaroli一直有著承受失敗的準備)。

今天我們懷念教宗本篤,要記得,他現在已於天堂,是我們有力的轉求者。讓我們靠他的轉達求天主使羅馬的教會、中國的教會、中國的政府都能夠因著天主恩寵的推動,去為我們的教會、我們的祖國製造真正的和平與自由。

IN QUESTO MOMENTO QUANDO PAPA BENEDETTO CI HA LASCIATO PER IL CIELO

Papa Benedetto XVI ha terminato finalmente il suo umile servizio di “operaio nella vigna del Signore”. È stato un servizio multiforme: chi sottolinearà che è stato un grande teologo, chi continuerà a chiamarlo il rottweiler di Dio, per me è stato il grande difensore della verità. È vero che la sua prima enciclia è stata “Deus caritas est”, ma più tardi questa fu seguita dalla “Caritas in veritate”. Ha difeso la verità contro la dittatura del relativismo. Non ha avuto paura di sembrare retrogrado davanti a tanti che esaltano un pluralismo ad oltranza, un inclusivismo indiscriminato. Ha detto che l’amore senza un fondamento nella verità diventa un guscio che può contenere qualsiasi cosa.

Qualcuno ha detto che Papa Benedetto, dopo le sue dimissioni, avrebbe dovuto stare zitto e non creare confusione nella Chiesa. A me sembra proprio il contrario: proprio perché c’è confusione nella Chiesa, un Papa emerito, come ogni vescovo e cardinale finché hanno respiro e sono nella lucidità di mente, deve compiere il suo dovere di Successore degli Apostoli per difendere la sana tradizione della Chiesa. Da quando la parola “conservativo” significa un peccato? Purtroppo la fedeltà alla Tradizione può essere presa come “rigidità” o “indietrismo”. In momenti cruciali, anche Papa Francesco ha accettato questo contributo del suo predecessore, come quando difese il celibato sacerdotale della Chiesa romana nella controversia sulla proposta di ordinare “viri probati”.

Come membro della Chiesa cinese, sono immensamente riconoscente a Papa Benedetto per cose che egli non ha fatto per altre Chiese. Anzitutto, una Lettera (29 Giugno 2007) che è stata un capolavoro di equilibrio tra la lucidità della dottrina ecclesiologica cattolica e l’umile comprensione rispetto all’autorità civile. Ecclesiologia cattolica che non è sua personale, ma da lui esposta con insuperabile chiarezza e concretezza. Una lettera purtroppo abbastanza sciupata: errori (più probabilmente anche manipolazioni) nella traduzione cinese e citazioni tendenziose contro il senso ovvio della Lettera.

Altra cosa straordinaria che ha fatto per la Chiesa in Cina è la costituzione di una possente Commissione per curare gli affari della Chiesa in Cina; purtroppo sotto il nuovo Presidente di detta Commissione essa è stata fatta scomparire alla chetichella senza neanche una parola di rispettoso congedo.

Papa Benedetto è stato sovente mal capito ed altre volte non seguito; ma è proprio in questi casi, che sembrano di fallimento, che ho potuto ammirare la grande fortezza d’animo e magnanimità della persona in faccia alle contrarietà (ho visto il Cardinale Meissner piangere durante quei giorni quando proprio l’episcopato tedesco criticava severamente il Papa tedesco). Nell’Angelus del 26 Dicembre 2006, Papa Benedetto esortava i fedeli in Cina a perseverare nella fede, anche se nel momento presente tutto sembra essere un fallimento.

Nonostante il suo grande sforzo, Papa Benedetto non era riuscito a migliorare la situazione della Chiesa in Cina. Non poteva accettare un compromesso qualunque. Sono ancora convinto che ogni sforzo per migliorare la situazione della Chiesa in Cina dovrà essere fatto nella linea della Lettera del 2007. (Ho notato che anche il grande esecutore dell’Ostpolitik della Chiesa, il Cardinale Casaroli, non ha creduto di poter sempre riuscire con la diplomazia).

Mentre ricordiamo il grande Pontefice, ricordiamoci che adesso lo abbiamo potente intercessore in Cielo. Con la sua intercessione, preghiamo perché tutti, Chiesa a Roma, Chiesa in Cina e le autorità cinesi vengano mossi dalla grazia di Dio per realizzare la vera pace per la Chiesa e per la nostra patria.

 

陳樞機在唐高樞機(Cardinal Jozef Tomko)的追思彌撒前及彌撒中的講道

各位兄弟姊妹:

唐高樞機,教廷樞機團最年長的一位,本月八日在羅馬平安逝世,享年98。

唐高樞機生於斯洛伐克(前捷克斯洛伐克),長期在教廷任職。梵二大公會議結束後,教宗創立「主教會議」(Synod of Bishops)任命唐高主教為主管(1979-1985)。更重要的,他任萬民福音部(前傳信部)部長達十六年(1985-2001),退休後又任多年「全球聖體大會委員會」主席(2001-2007)。

教廷在八月十一日為唐高樞機舉行了安息彌撒,教宗親自參與。斯洛伐克教會也在首都的主教座堂,由捷克籍杜卡樞機(Duka)主禮,環繞著唐高樞機的遺體舉行了聖祭。差不多就在現在這時刻唐高樞機會下葬於他故鄉Košice。我會傳信息給Košice教會,讓他們知道我們多麼敬愛這位他們的同鄉。

唐高樞機任傳信部部長正是我們國內教會一個關鍵時刻。他的經驗,他的智慧,他和教宗若望保祿二世及Ratzinger樞機(後來的教宗本篤十六世)深切的友誼,使他,為把我們國內的教會帶上真正合一的道路,作出了良多貢獻(可惜,後來,教廷選擇了另一條路)。

那些年代,我們港、澳、台教會和國內教會很多接觸,尤其是許多去內地修院教書的神父、修女帶了許多訊息給教廷。唐高樞機在絕對維護教會信仰的原則下,非常開明地聽了我們的報告,鼓勵地下教會又體諒地上的忠正信徒。(例如那時上海主教金魯賢,本是非法祝聖的,金主教有許多外國朋友,Clinton及Merkel到上海也要求見他,他每年暑假可以去一個國家,法國、德國、美國……唐高樞機竟然不止一次去那些國家和他秘密見面。)

我們有福曾邀請到唐高樞機來本教區,為神職人員講週年退省道理,後來也出了書“Put out into deep water”《划到深處》(2007)。(想要這本書的,尤其是神職人員,請把姓名及聯絡地址電郵到bishopzen@catholic.org.hk)

雖然他祇大我八歲,但他和我之間幾乎是父子的關係。我每次去羅馬都會去拜訪他。他體魄壯健,我曾應承慶祝他一百歲生日的那天,如果我還在,我會去參與,但他先走了(心急歸回天鄉?)。

前一陣,我在Blog寫過:「生離死別?不離不別」。為有信德的,亡者到了天主身邊,也常在我們身邊,他現在更能明白我們的困境,也更能為我們轉求。


彌撒第一篇讀經,智慧篇:「義人的靈魂在天主手中」。

  • 義人的靈魂就是義人
  • 義人是謙虛信賴天主,服從天主旨意的人
  • 義人效法「羔羊」「受苦的僕人」,效法「善牧」忘己為人
  • 義人在天主手中,在天主懷抱中

福音裡耶穌說:「我是生命,我是復活」。他說了這話就將拉匝祿從墳墓中叫出來,活多了幾年。我信「肉身的復活」。那將是耶穌光榮再來的時候。

昨天是聖母升天大瞻禮,聖母,天主之母,靈魂肉身已升天,求遠在天主的懷抱中,給我們示範了天主的愛的計劃。唐高樞機在羅馬的住所,離伯多祿廣場祇是五分鐘行程,天氣允許時他晚上常在廣場上散步,唸玫瑰經,他在天主和聖母身邊不會忘記我們。