Il segreto e l’ambiguità sembrano ormai la regola

Messo sul blog 17 Dicembre

16 Dicembre Notte

Il segreto e l’ambiguità sembrano ormai la regola

Ormai tutti i giorni ci aspettiamo qualche brutta notizia.

Ieri mattina vediamo su Apple Daily la notizia “Il Papa ha chiesto al Vescovo di Mindong, Mons. Guo Xijion, di fare un sacrificio per il bene della Chiesa lasciando il suo posto al Vescovo Zhan Silu”.

Sono andato a leggere la notizia su AsiaNews, altri dettagli sono riportati in un dispaccio online di un prete di Mindong. Ho scritto qualcosa.

Ieri sera la liturgia della Chiesa ci fa già entrare nella gioia della Terza Domenica di Avvento “Domenica Gaudete”. Quel che ho scritto non si concilia molto con la gioia, l’ho “congelato” per la notte.

Questa mattina, vestito di paramenti di color rosa, ho celebrato quietamente la Messa nella Cappella della nostra communità.

L’Introito è preso dalla lettera ai Filippesi “Rallegratevi, ve lo ripeto: rallegratevi, il Signore è vicino!”

La prima lettura viene dal Profeta Sofonia. Ma Sofonia non è il Profeta del “giorno del Signore, giorno d’ira, d’angoscia, di afflizione …? Ha anche messaggio di gioia? Sì, dalla “totale rovina” il Signore ha preservato “un resto di popolo povero ed umile”. Di qui il grido: Rallegrati, figlia di Sion, è con te il tuo Signore, Re d’Israele, Sovrano invincibile!

(Tollerate una digressione.

Quando ho proposto la foto che si trova sulla copertina del mio libro” Per amore del mio popolo, non tacerò”, l’editore fa l’obiezione: il libro è pieno di tristezza, nella foto c’è troppa gioia. Io ho cercato di far capire che la foto l’ho scelta per far vedere come Papa Benedetto mi vuol bene, e ciò mi autorizza a spiegare la sua lettera.

Del resto anche il titolo del libro è di Isaia Capitolo 62, pieno di speranza, e l’ultima parola del mio libro è “torniamo alla lettera di Papa Benedetto!”)

Dopo la Messa ho cercato sull’internet qualche ulteriore notizia, ma non ho trovato, anzi perfino la notizia sull’Asianews non è più in prima pagina.

Amici mi hanno fatto vedere relazioni abbastanza dettagliate su Global Times, perfino con qualche conferma dal portavoce del Vaticano.

Ho pensato che sia ancora conveniente mettere sul blog il mio articolo con piccole modifiche.

15 Dicembre

Hanno finito ancora per far dei casi Mindszenty

L’Arcivescovo Celli (Claudio Maria Celli) è formidabile. Devo paragonare la sua frequente apparizione al prestigioso albergo degli ospiti importanti dello Stato a Pechino ai miei due viaggi “eroici”, quest’anno, a Roma per consegnare lettere nelle mani del Santo Padre? S. E. Celli può ben aspettarsi di essere nominato il prossimo nunzio a Pechino.

L’anno scorso egli, nello stesso albergo, aveva cercato di persuadere il Vescovo Pietro Zhuang di Shantou a dimettersi per cedere il posto al Vescovo illegittimo e scomunicato Giuseppe Huang, Mons. Zhuang rifiutò di lasciare volonterosamente l’ufficio a una persona come Huang, pur pronto ad obedire, se il Papa gli comanda di lasciare il suo ufficio.

Più tardi Card. Parolin stesso scrisse una lettera a Mons. Zhuang, neppure questa riuscì a cambiare la decisione di coscienza dello Zhuang.

A me, in gennaio, il Santo Padre disse chiaramente: Ho detto a loro (i suoi collaboratori) di non creare un altro caso Mindszenty (Card. Mindszenty di Ungheria) cioè di non usare l’autorità per comandargli, ma cercare di persuaderlo.

Ora nella notizia non c’è foto del Vescovo Zhuang e del Huang, ma è detto che Mons. Celli ha “dichiarato” che il Vescovo Zhuang cederà il posto a Mons. Huang. Allora hanno finito ancora per far dei Casi Mindszenty! Per “il bene alla Chiesa” hanno comandato ai due Vescovi legittimi di lasciare il posto a due, fino a poco tempo fa, scomunicati!

Il Vescovo Vincenzo Guo è molto più giovane dello Zhuang, capisce le cose con più facilità: che sia veramente per il bene della chiesa o no, egli ha da tempo dichiarato la sua obedienza ad un “ordine” del Papa. La notizia dice che Celli portava una lettera firmata da Card. Parolin e Card. Filoni, ma Mons. Guo ha ragione per credere che non è stato senza il consenso del Papa. Cosi ha accettato di essere d’ora in poi l’Ausiliare del Zhan Silu.

Un prete della Diocesi di Mindong ha commentato, con visibile compiacimento: “Mostriamo la nostra sincera ammirazione al vescovo Ausiliare Guo Xijin, il suo raro esempio di obedienza dovrebbe essere il distintivo di noi ecclesiastici (ed aggiunge) anche se sovente è quel che manca.” Non saprei se ciò rappresenta i sentimenti di altri preti della Diocesi.

Apple Daily riferisce il commento del Padre Luke Tsui di Hong Kong: “che il vescovo underground obedisca al Papa è cosa buona, il perdurare della contesa tra la due communità (underground ed ufficiale) demoralizza. Vorrei domandare al padre Tsui: obbligare la communità underground ad arrendersi non la demoralizza? Anzi, non la condanna al totale scoraggiamento e disperazione?

– Fin qui i fatti riguardo a Mindong e Shantou.

– Facciamo un pò di analisi generale. Dopo che il Santo Padre, nel suo messaggio del 26 sett, ha detto di aver tolto la scomunica ai sette illegittimi e di averli riammessi alla communione nella Chiesa, ho domandato all’incaricato del Vaticano a Hong Kong se ciò significasse anche che sono riconosciuti come vescovi delle rispettive diocesi. La risposta è stata “non so”.

Ma io ricordo che il Card. Tong aveva detto che le due cose sono distinte, e penso che egli, cosi ben connesso con quelli nel Vaticano, non poteva aver sbagliato.

Per di più il Santo Pache disse pure “In pari tempo, chiedo loro di esprimere, mediante gesti concreti e visibili, la ritrovata unità con la Sede Apostolica e con le Chiese sparse nel mondo, e di mantenervisi fedeli non ostante le difficoltà” Queste parole non sembrano dire che il Santo Pache richiede un periodo di prova prima di fare il secondo passo?

– Il summenzionato prete di Mindong nel riferire il resoconto del suo vescovo dice che a Pechino erano stati convocati tutti i sette Vescovi sciolti dalla scomunica. Global Times conferma la stessa cosa, e cita la professoressa Wang Meixiu, la quale dice che la riunione era per “specificare a quali diocesi saranno assegnati e quale dovere e responsabilità avranno in quelle diocesi”.

Se queste notizie sono esatte, dire che quei vescovi sono già stati “legittimati” è ambiguo; anche il dire che la foto di Mons. Celli con i due di Mindong fosse “prova della consegna” è ambiguo.

In che capacità era lì Mons. Celli? Non è membro, nè della Segreteria di Stato, nè della Congregazione dell’ Evangelizzazione. Neppure si dice che sia rappresentante plenipotenziario del Papa (con documento firmato).

Per la nomina di un Vescovo ci vuole una notizia ufficiale ci vuole la Bulla del Papa (anche se poi veniva letta solo in sacrestia). (Se l’ordinazione era già valida, ora è necessaria una “installazione”). Senza tutto questo Mons. Zhan Silu non è ancora stato fatto Vescovo di Mindong!

Non mi vengano a dire che io sto solo alla legge. Io rispetto anche la legge, una legge valida è il minimo della giustizia e la giustizia è il minimo della Carità. Ignorare la legge e disprezzare la giustizia distrugge la carità.

Se l’analisi precedente è esatta, neppure il caso di Guo Jincai è chiaro, anche se la diocesi di Chengde sembra costituita per lui ed egli è stato uno dei due vescovi “invitati(?)” al Sinodo.

Niente si è detto degli altri 4 casi.

Il segreto e l’ambiguità sembra ormai la regola!

È questa l’arte della diplomazia? Questo è un tormento imposto alla anime semplici che vogliono sapere esattamente che cosa il Papa vuole da loro oggi?

Global Times è diventato il portavoce del Vaticano?

Tenere la verità come in un tubo di dentifricio non è degno dell’autorità di uno stato, anche se il più minuscolo del mondo!

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