La posizione della Santa Sede circa l’Assemblea dei Rappresentanti dei Cattolici Cinesi

A metà Dicembre, quando Gianni Valente ci diede la notizia dell’imminente Assemblea dei Rappresentanti dei Cattolici Cinesi, ha riconosciuto giustamente che essa è “l’organismo più alto tra gli apparati che applicano la politica religiosa delle Autorità Cinesi alla Chiesa Cattolica”. Con parole più chiare si deve dire: essa è “l’espressione più formale ed esplicita della natura ‘scismatica’ di quella Chiesa”. Conseguentemente mi sono domandato: come può la Santa Sede acconsentire che essa abbia luogo?

Ora arriva una Dichiarazione ufficiale della Santa Sede. Essa “attende di giudicare (l’Assemblea) in base a fatti comprovati”, sottintendendo che la Santa Sede  tollera la sua convocazione e permette ai Cattolici Cinesi di prendervi parte.

La Dichiarazione dice che “è nota da tempo la posizione della Santa Sede circa …l’Assemblea che implica aspetti della dottrina e della disciplina della chiesa.”

Confesso che mi fa difficoltà a capire quale sia questa nota posizione della Santa Sede.

Se la memoria non mi inganna, nel 2010, prima della Ottava Assemblea, la Commissione Pontificia per la Chiesa in Cina, in un suo Communicato, ovviamente approvato dal Santo Padre, vietava ai vescovi di prendervi parte (in piena consonanza con la lettera del 2007 di Benedetto).

Dunque la Dichiarazione di oggi rinnega il Comunicato del 2010?

Se uno ritiene ancora valido il Comunicato del 2010 (perchè la natura di quell’Assemblea risulta oggettivamente “scismatica”), come può prendervi parte? Non sarebbe cooperazione diretta e formale in azione gravemente peccaminosa?

I redattori della Dichiarazione hanno consultato il parere della Congregazione della Dottrina (i suoi capi, presente e del recente passato) e quello degli esperti in diritto canonico (membri della Commissione ed i loro predecessori)? La gravità della materia richiederebbe.

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Tornando alla Dichiarazione: quali “fatti” si ripromettono gli ufficiali del Vaticano di “comprovare”? Non sanno come si è sempre proceduto in tali Assemblee? Esse sono orchestrate totalmente dal Governo, anche se manda a presiederla un laico, Mr. Liu Bai-nian.

I membri dell’Assemblea sono tutti i vescovi riconosciuti dal Governo, più rappresentanti di sacerdoti, suore e laici (non si sa in quale proporzione numerica e attraverso quale modo di elezione).

Dopo qualche discussione “orchestrata” l’Assemblea può approvare qualunque Deliberazione come e.g. modifiche alle Costituzioni dell’Associazione Patriotica e della Conferenza Episcopole.

Ma il compito principale dell’Assemblea è di eleggere i quadri diligenti per i prossimi cinque anmi: Presidente e vice-presidenti dell’ Associazione Patriotica e della Conferenza Episcopale (Però i candidati sono già alla tavola di Presidenza fin dall’inizio dell’Assemblea).

La Santa Sede si aspetta radicali cambiamenti di questa procedura?

La Dichiarazione dice: “tutti … attendono … segni positivi (da questa Assemblea)”. Ma quali “segni positivi”? Che il governo dichiari di rinunciare al suo controllo ed interferenza nelle cose interne della Chiesa Cattolica? Oppure che i partecipanti, con a capo i vescovi, facciano una rivoluzione dichiarando che d’ora in poi obediranno al Papa e non più al governo ateo? (Senza una probalilità di ottenrere tali risultati non si giustifica la presenza a tali assemblee). Ma data la recente linea dura del Goverso nel trattare la Chiesa e la sempre maggiore arrendevolezza di molti vescovi (con comprensione e perfino incoraggiamento della Santa Sede), c’è anche solo un barlume di possibilità di tale rivoluzione?

Gianni Valente parlava di “dare fiducia ai vescovi”. Ma richiedere che siano degli eroi, non è piuttosto ingiusto? In comparazione è molto più facile scappare e boicotare l’Assemblea che iniziare una rivoluzione dentro l’Assemblea! Nell’ Assemblea saranno gli elementi opportunisti a parlare piuttosto e in sostegno del Governo.

Tra l’altro per poter comprovare i fatti bisogno che ci sia testimonianza credibile. Chi ci fornirà informazione fedele alla realtà? I media saranno ammessi?

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La stessa Convocazione dell’Assemblea non è già an segnale più che evidente della posizione indurita del Governo e della sua totale mancanza di buona volontà? Vuole una incondizionata sottomissione. Come possiamo aver fiducia nel corrente dialogo?

Sono io troppo pessimista? Spero che i fatti mi provino tale. Sarei felice di vedere fallire tutte le mie pessimitiche previsioni, anche se sarò oggetto di scherno per questo. Come ogni cattolico cinese spero che la Chiesa in Cina abbia un futuro di unità ed armonia, ma l’unità nella verità e l’armonia nella libertà. A suo tempo Nostro Signore Gesù Redentore ce lo concederà. Ma per questo Natale dobbiamo pregare di più ed anche digiunare.

Il Sole che sale dall’Oriente ci porti luce e calore!

Maria e Giuseppe, accompagnateci nel pellegrinaggio!

Giovanni Battista che dicesti “No” ad Erode, prega per noi!

Stefano che morente hai visto il cielo aperto e Nostro Signore nella Gloria, prega per noi!

Chinese Version

聖座怎麼看「中國天主教代表大會」?

English Version

The position of the Holy See regarding the Assembly of Chinese Catholic Representatives

 

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