Supplemento alla mia risposta al Cardinale G.B. Re

(1) Il problema non è tra me e Re. Il problema è Parolin. Non riesco a capire come sia diventato così potente da dominare tutto il Vaticano. Ha osato far sparire la Commissione per la Chiesa in Cina senza una parola (e nessuno ha alzato la voce per protestare contro questa enorme sgarbatezza!?) Ha fatto fuori Savio Hon (faccendo apparire come se fosse stato Filoni, per via di Guam e dei Neocatecumenali). Ha fatto fuori Filoni stesso, mentre sarebbe normale che questi finisse i suoi ultimi due anni (mi sembra chiaro: Filoni si è arreso a lui solo a metà).

Gli “Orientomenti pastorali” non sono di competenza della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli? Ogni documento che ha da fare con la fede non deve passare la revisione della Congregazione per la Dottrina?

Adesso la responsabilità dottrinale viene assunta dal Decano dei Cardinali? Dal direttore dalla “Civiltà Cattolica”? (O dobbiamo aspettare una parola “autorevole” dal Sig. A. Tornielli?)

L’arcivescovo Viganò è stato coraggioso a venire fuori a sostenere me. Lo ringrazio di cuore. Ma non condivido quanto dice che Parolin è strumento in mano a papa Francesco, ho chiara impressione, invece, che il contrario sia vero.

(2) La questione principale non è neanche l’accordo segreto (come si fa a disquisire su una cosa “segreta”, cioè di cui non abbiamo conoscenza? La cosa da fare è di reclamare che sia reso pubblico!) gli “Orientamenti Pastorali” del 28 giugno sono molto più chiaramente immorali e malvagi, si tratta di legittimare lo scisma!

A dire il vero, c’è grande confusione e contraddizione su questo punto.

(a) Più volte Parolin afferma che, dopo l’accordo firmato, la parola “indipendenza” non deve essere più intesa in senso assoluto, perchè firmando l’accordo Pechino ha riconosciuto il Papa come capo della Chiesa Cattolica. (Questo non lo credo, finchè non lo mi fanno vedere il testo cinese dell’accordo.)

Ma se Parolin crede a quel che dice, non dovrebbe vedere niente di errato nel firmare quel documento di registrazione, in cui uno dichiara di dar il suo nome ad una Chiesa che si qualifica ‘indipendente”.

(b) Ma, contraddicendosi, Parolin dice che porre quella firma non è a posto, per cui nello stesso tempo si deve fare una protesta (scritta, ma anche solo verbale, con un testimone, ma anche senza!?)

Ma questo “firmare e protestare” nello stesso tempo è un’altra grande contraddizione: la firma è per ingannare il governo? la protesta è per ingannare la Chiesa ed il popolo cristiano? Ma uno non può ingannare se stesso!

(3) Chiarire: che cosa si intende per “brutto accordo”.

Re dice: Card. Zen afferma che sarebbe stato meglio nessun accordo piuttosto che un “brutto accordo”. I tre ultimi Pontefici non hanno condiviso tale posizione.

Io dico: Cosa vuol dire? Forse che un “brutto accordo” sia migliore di nessun accordo? Ovviamente “brutto accordo” vuol dire cattivo accordo, accordo immorale, contro la coscienza cattolica. 

Re continua: I tre Pontefici…hanno sostenuto e accompagnato la stesura dell’accordo…

Io dico: Si, certamente, hanno incoraggiato lo sforzo, il tentativo di avere un “buon accordo”, ma non potevano essere sicuri di riuscirci, perchè ciò dipende non solo dalla nostra buona volontà. 

Re dice: (l’accordo) al momento attuale, è parso l’unico possibile. 

Io dico: ma se l’unico possibile è cattivo, immorale, perchè contrario ai fondamenti della cattolica ecclesiologia, come lo si può firmare? Si può accettare un accordo parziale, imperfetto, ma non uno cattivo!

Mi sembra può essere molto a proposito una citazione dalla lettera di papa Benedetto del 2007.

“la soluzione dei problemi esistenti non può essere perseguita attraverso un permanente conflitto con le legittime autorità civili; nello stesso tempo, però, non è accettabile un’arrendevolezza alle medesime, quando esse interferiscono indebitamente in materie che riguardano la fede e la disciplina della Chiesa.” (l’ultimo paragrafo del numero 4 della prima parte).

(4) Domando infine: stiamo andando verso l’unità della Chiesa in Cina? Quale unità? Quale Chiesa?

Negli anni attorno al 2000 si aveva veramente speranza di poter presto rifare l’unità della Chiesa in Cina.

Approfittando della politica di apertura del governo, molti casi di vescovi illegittimi venivano (segretamente) regolarizzati; si aveva sicura informazione che la stragrande maggioranza, per non dire la quasi totalità, anche dei fedeli della communità controllata dal governo, avevano il loro cuore unito a Roma. Giustamente i Papi evitavano di chiamare quella communità scismatica, ande se, come struttura, oggettivamente lo era. Io credo di essere stato il primo a proclamare in piena assemblea sinodale che in Cina c’era una sola Chiesa, cattolica romana.

Oggi non mi sento più di dire così. Disgraziatamente in questo ventennio, a causa di una errata strategia nel Vaticano, perseguita da gente che hanno osato non seguire la linea del Papa, la Chiesa in Cina è andata giù, giù. La communità clandestina viene mano, mano abbandonata, considerata scommoda, quasi un’ostacolo all’unità. Nella communità ufficiale gli elementi “opportunisti”, asserviti al governo ateo, incoraggiati da gente dentro ed attorno al Vaticano con grande illusione nell’Ostpolitik, si sono moltiplicati e diventati sempre più audaci e spavaldi.

In questa situazione, venuto papa Francesco, il Vaticano ha facilmente completato la sua “operazione unità” (1) un accordo segreto in cui si consegna potere determinante al governo nella nomina dei Vescovi (2) 7 uomini scomunicati, assolutamente non idonei all’episcopato, senza alcun segno pubblico di pentimento per le nefandezze perpetrate in tanti anni, ora costituiti Vescovi legittimi (eliminando nel frattempo due Vescovi eroicamente fedeli della communità clandestina) (3) infine, tutti nella “gabbia” dell’Associazione Patriotica, dove gli uni, che hanno l’apparenza di essere i padroni della gabbia, cantano vittoria, mentre gli altri, umiliati ed addolorati, ci entrano nel timore di essere altrimenti accusati di disobedienza al Papa.

È questa la Chiesa Cattolica riunita? Solo perchè hanno fatto credere al Papa che così lo è?

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