Mi scusi del disturbo che questa mia Le causerà. È che, in coscienza, credo il problema che presento non riguarda solo la Chiesa in Cina, ma tutta la Chiesa, e noi cardinali abbiamo la grave responsabilità di aiutare il Santo Padre nel guidare la Chiesa.
Ora, dalla mia analisi del Documento della Santa Sede (28/6/19) “Orientamenti pastorali circa la registrazione civile del Clero in Cina” risulta abbastenza chiaro che esso incoraggia i fedeli in Cina ad entrare in una Chiesa scismatica (indipendente dal Papa ed agli ordini del Partito comunista).
Il 1o Luglio presentai al Papa i miei “dubia”. Sua Santità, il 3 Luglio, mi promise di interessarsene, ma fino ad oggi ho sentito niente ancora.
Il Card. Parolin dice che quando oggi si parla della Chiesa indipendente non si deve più intendere questa indipendenza come assoluta, perhè nell’accordo si riconosce il ruolo del Papa nella Chiesa Cattolica.
Anzitutto non riesco a credere che ci sia tale affermazione nell’accordo se non la vedo (tra l’altro, perchè tale accordo deve essre segreto e non è dato neanche a me, un Cardinale cinese, di averne visione?), ma, ancora più chiaramente, tutta la realtà dopo la firma dell’accordo dimostra che niente è stato cambiato, anzi, …
Il Card. Parolin cita dalla lettera di Papa Benedetto una frase completamente fuori del contesto, anzi, diametralmente in opposizione a tutto il paraprofo.
Questa manipolazione del pensiero del Papa emerito è grave mancanza di rispetto, anzi, deplorevole insulto alla persona del mitissimo Papa ancora vivente.
Mi fa ribrezzo anche che sovente dichiarano che ciò che stanno faccendo è in continuità con il pensiero del Papa precedene, mentre l’opposto è vero. Ho fondamento per credere (e spero un giorno di poter dimostare con documenti di archivio) che l’accordo firmato è lo stsso che Papa Benedetto aveva, a suo tempo, rifiutato di firmare.
Cara Eminenza, possiamo assistere passivamente a questa uccisione della Chiesa in Cina da parte di chi dovrebbe proteggerla e diffenderla dai nemici?